Quota pari a 1/1 del diritto di usufrutto (usufruttuaria nata a 05/1951) su appartamento sito in Roma (RM) - Via Pietro Maroncelli n. 44, scala A, int. 19, piano 4. L’appartamento è composto da ingresso, soggiorno, cucina, disimpegno, una camera da letto e un ulteriore ambiente non a norma di 11,45 mq., con affaccio sulla chiostrina, usato come camera da letto, non sanabile ma ripristinabile a ripostiglio di mq 4, un bagno e un balcone, per una superf. conv. compl. di mq. 87,66. L’appartamento confina con int. 16/A della scala "B" di via Maroncelli n. 60, chiostrina, vano scala, int. 18 scala "A" di via Maroncelli n. 44, salvo altri. L’appartamento è identif. al NCEU del Comune di Roma al foglio 802, part. 406, sub. 164, zona cens. 5, cat. A/3, classe 3, cons. 5 vani, superf. cat. tot. 86 mq., tot. escluse aree scoperte 84 mq., rendita euro 942,53, indirizzo: Via Pietro Maroncelli n. 44, piano 4, int. 19, scala A. L'edificio è stato realizzato in base al progetto n. 27397/65 - 48523/66 e licenza edilizia n. 224/A del 20/09/1965 e succ. variante n. 641 del 01/04/1967. L’esperto ha reperito presso il Sipre dall’Archivio del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica solo il progetto di variante n. 48523/66, ratificato dal Sindaco con parere favorevole n. 58497 del 14/12/1966. L'immobile risulta agibile con certificato di abitabilità n. 753 del 24/08/1967 rilasciato dal Sindaco di Roma a seguito di domanda n. 13794/1967. Mediante visura presso l'URP dell'Ufficio Condono di Roma non risultano documenti inerenti a pratiche di condono relative all'immobile esecutato. Lo stato dei luoghi differisce dal progetto per diversa distribuzione degli spazi interni e, precisamente: 1) è stata demolita, senza titolo, l’originaria parete che divideva l'ingresso dal soggiorno, ottenendo cosi un unico grande ambiente, accessibile direttamente dal portoncino di ingresso; 2) la camera da letto verso via Pietro Maroncelli è stata ridotta per ingrandire il ripostiglio da 9 mq a 11 mq circa (utilizzando quest’ultimo come seconda camera), mentre verso il bagno la parete è stata diversamente articolata per contenere degli armadi a muro; 3) l’ambiente di 11,45 mq., oggi abusivamente adibito a camera da letto, era originariamente un ripostiglio di 9 mq. con finestra su una chiostrina, conforme al progetto n. 48523/66 e legittimato, anche se in deroga ai regolamenti, con parere favorevole n. 58497 del 14.12.1966. Detto ambiente non può essere riportato agli originari 9 mq., in quanto essendo stato modificato deve essere ridimensionato ad una superficie di 4 mq., come da regolamento oggi vigente. Le opere murarie sopra descritte, poiché eseguite senza alcuna autorizzazione, possono essere così sanate: con una una SCIA 1 di sanatoria tardiva per le modiche dell'ingresso in quanto opere sanabili; mentre per la zona notte occorre il ripristino dello stato dei luoghi, riportando il ripostiglio ad una dimensione inferiore a 4 mq secondo i regolamenti vigenti. Successivamente occorrerà presentare l'aggiornamento Docfa della Planimetria Catastale. I costi delle pratiche edilizie e del ripristino dello stato dei luoghi ammontano a circa euro 15.000,00 che sono a totale cura e spese degli aggiudicatari. Sussiste corrispondenza tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale esistente nonché con quanto presente nell’atto di pignoramento. Non si rileva la presenza di servitù e non si è a conoscenza di vincoli e oneri condominiali. Formalità pregiudizievoli: Atto d’obbligo 17/02/1967 per mantenere la destinazione d'uso dei locali al piano servizi (soffitte e stenditoi); Atto d’obbligo 17/02/1967 per mantenere permanentemente ed irrevocabilmente a parcheggio una superficie di mq 2.000 circa riportata (locali piano interrato); pignoramento. Stato di occupazione: risulta residente la debitrice insieme alla madre che lo occupa. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.